domenica 27 marzo 2011

Dall'alto.

Volo per Roma. Sono, stranamente, tranquilla. Sto vivendo questo viaggio in solitudine. E probabilmente, sola, lo sono davvero. Perche' vedo la lontananza come se fosse un limite. Invece e' la mia luce, che mi portera' verso l'orizzonte che desidero. E' il silenzio a ricomprendermi. E' quel senso di abbandono. All'essere che sono e che cerca se stesso. Non devo temere. Perche' il sole esiste. Anche per me. Che ho fallito, quando dovevo lasciare. Ma oggi so. Quello che la nascita mi ha tolto. E le radici hanno tenuto a bada. Ed io sono sempre qui. A volare sopra i miei sogni. Perche' ogni tanto. E' giusto guardarsi dall'alto.

domenica 13 marzo 2011

Sembrano trascorsi 40 anni. Non 6 mesi.

Sembrano trascorsi 40 anni, non 6 mesi.
Anni in cui ho viaggiato per il mondo, cercando quello che la mia anima si rifiuta di vedere.
Anni in cui mi sono specchiata attraverso la pioggia, per trovare le foglie ad accogliermi come un tappeto morbido e delicato.
Anni in cui mi sono chiusa in un bozzolo, per paura di guardare fuori.
E quel bozzolo aveva la forma di braccia umane, braccia materne, con quel calore che non si trova altrove.
Ho cercato di spegnere il vuoto con parole non mie, che sapessero di corallo, di rosso fuoco o di nero all'imbrunire.
Ho dipinto arcobaleni, per attraversare il limite tra la realtà e il sogno e realizzare a piene mani nuvole di cartapesta.
I colori che vedevo erano fermi tra l'iride e la pupilla, in quel non-luogo che riconosce le ombre e risiede nell'anima.
Ho abbandonato, per lasciar andare e costruire me.
Ora, il tempo mi ha lasciato.
E a me sembra passata una vita.
Ora, sono io a non voler lasciare andare.
E a chiedere, di ritrovare.

sabato 5 marzo 2011

....pensieri post-onirici....

Oggi Hermann mi ha preso per mano, accompagnandomi al lavoro. E mentre vedevo il cielo sbocciare e scrollarsi di dosso la pioggia, ho iniziato a sfogliarlo e a scoprire i petali sottostanti, fatti di ariosi archi, violoncelli appassionati e chitarre acide.
Ogni giorno, mi regala lo stupore dell'alba, fino alla dolcezza della notte.